Trenino Verde Turistico della Sardegna
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Il Trenino Verde Bosa - Macomer
info
Programma Turistico per gruppi
- Partenza con il trenino verde dalla stazione di Bosa marina alle ore 9.00
- Si costeggia la vallata di Modolo per osservare i numerosi vigneti in cui si produce la “malvasia di Bosa”. Degustazione di dolci tipici accompagnati dalla Malvasia.- Lasciato Tresnuraghes si arriva a Sindia per la visita guidata all’abbazia cistercense di Santa Maria di Corte. - Arrivati nel territorio di Macomer si sosta per visitare il nuraghe Succuronis
- rientro in pullman
Il programma comprende:
Il viaggio in Treno
La guida ambientale per tutto il viaggio
Le visite guidate
Le degustazioni di prodotti tipici
Il pullman per il rientro
MACOMER - BOSA
- Arrivo a Macomer,
- Partenza con il trenino dalla stazione di Macomer
- Lasciati le ampie tancas delimitati dai muretti a secco si arriva a Sindia per la visita guidata all’abbazia cistercense di Santa Maria di Corte. - Superato Tresnuraghes, si costeggia la vallata di Modolo per osservare i numerosi vigneti in cui si produce la “malvasia di Bosa” - Si prosegue verso il mare arrivando al capolinea, alla stazione di Bosa Marina
Il programma comprende:
Il viaggio in Treno
La guida ambientale per tutto il viaggio
Le visite guidate
Il pullman per il rientro
Bosa - Tinnura - Bosa
info
Programma Turistico per gruppi
- Partenza con il trenino verde dalla stazione di Bosa marina alle ore 9.00
- Si costeggia la vallata di Modolo per osservare i numerosi vigneti in cui si produce la “malvasia di Bosa”. Degustazione di dolci tipici accompagnati dalla Malvasia.- Lasciato Tresnuraghes si arriva a Sindia per la visita guidata all’abbazia cistercense di Santa Maria di Corte. - Arrivati nel territorio di Macomer si sosta per visitare il nuraghe Succuronis
- rientro in pullman
Il programma comprende:
Il viaggio in Treno
La guida ambientale per tutto il viaggio
Le visite guidate
Le degustazioni di prodotti tipici
Il pullman per il rientro
MACOMER - BOSA
- Arrivo a Macomer,
- Partenza con il trenino dalla stazione di Macomer
- Lasciati le ampie tancas delimitati dai muretti a secco si arriva a Sindia per la visita guidata all’abbazia cistercense di Santa Maria di Corte. - Superato Tresnuraghes, si costeggia la vallata di Modolo per osservare i numerosi vigneti in cui si produce la “malvasia di Bosa” - Si prosegue verso il mare arrivando al capolinea, alla stazione di Bosa Marina
Il programma comprende:
Il viaggio in Treno
La guida ambientale per tutto il viaggio
Le visite guidate
Il pullman per il rientro
Bosa - Tinnura - Bosa
Partendo dalla splendida località di Bosa Marina avrete l’opportunità di sperimentare una delle più suggestive offerte del nostro territorio. Attraverserete con il trenino la vallata di Modolo, rinomata per la produzione della malvasia, per ritrovarvi successivamente immersi nella vita rurale del piccolo borgo di Tinnura. Situato su un altopiano basaltico, il paese è conosciuto soprattutto per i suoi cestini tipici e per i “murales” che ne abbelliscono le vie.
La tratta ferroviaria che percorriamo col trenino verde è la vecchia linea ferroviaria che collegava Macomer con Bosa inaugurata il 26 Dicembre 1888. Chiusa, dopo varie vicissitudini nel 1990, è stata riaperta come linea turistica nel 1995.
Il percorso si snoda tortuoso dal mare verso l’altipiano proponendo aspetti geomorfologici assai diversi fra loro: la costa aspra e selvaggia con le tipiche falesie a picco, l’ambiente sedimentario dove milioni di anni fa si estendeva un mare caldo abitato da numerose specie animali e quello vulcanico con i basalti provenienti dal centro eruttivo del monte S.Antonio, un vulcano ormai estinto e i boschi di querce e macchia mediterranea che caratterizzano la nostra isola.Questa tratta permette inoltre di venire a contatto con alcuni degli aspetti peculiari della nostra storia. Dal verde lussureggiante dei vigneti di malvasia, alle affascinanti rovine dell’abbazia cistercense di S.Maria di Corte, al fascino misterioso del nuraghe Succuronis.
Il percorso si snoda tortuoso dal mare verso l’altipiano proponendo aspetti geomorfologici assai diversi fra loro: la costa aspra e selvaggia con le tipiche falesie a picco, l’ambiente sedimentario dove milioni di anni fa si estendeva un mare caldo abitato da numerose specie animali e quello vulcanico con i basalti provenienti dal centro eruttivo del monte S.Antonio, un vulcano ormai estinto e i boschi di querce e macchia mediterranea che caratterizzano la nostra isola.Questa tratta permette inoltre di venire a contatto con alcuni degli aspetti peculiari della nostra storia. Dal verde lussureggiante dei vigneti di malvasia, alle affascinanti rovine dell’abbazia cistercense di S.Maria di Corte, al fascino misterioso del nuraghe Succuronis.
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